Ciao. proprio poco fa mi sono accompagnato alla chitarra, e terminato l’operazione di caricamento su youtube di questa mia videoregistrazione, la canzone “Colours”, di Donovan. Nella registrazione, sempre avente carattere di improvvisa e spontanea fattura, dico due parole di presentazione. La traduco, sotto il video. Youtube mi ha messo una pessima anteprima, “a bocca aperta”. Ok, non sono questi i problemi, chiaramente 🙂
“Giallo è il colore dei capelli del mio vero amore, al mattino quando ci leviamo. Questa e’ l’ora in cui io amo meglio.
Azzurro è il colore del cielo, al mattino quando ci alziamo. E’ questa l’ora in cui io amo meglio.
Verde e’ il colore radioso dei campi di grano e di mais (lett: “verde è il colore del luccicante mais”) al mattino quando ci leviamo. E’ quello il momento in cui io amo di piu’.
Dolce è il sentimento che io provo, quando vedo lei, ed è quello il momento in cui la amo di più.
Libertà è una parola che uso raramente, la uso solo quando non non penso ai momenti in cui sono amato” (in quanto mi sento libero, e non ho bisogno di desiderare la libertà) .
Giallo è il colore dei capelli del mio vero amore, al mattino quando ci leviamo. Questa e’ l’ora in cui io amo meglio” (Donovan)
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Ecco, sono questi i veri colori. I colori della vita, i colori del mondo e dell’amore. Non i colori di questo semaforo della pandemia che non ci mostra mai il segnale verde. Orbene, restando nella metafora del semaforo, si spera che prima o poi, “scatti il verde”, e che tutti si riprenda a camminare, e a vivere.
The original. Ho un post, Donovan & Joan Baez
CIAO
Marghian
Buona serata!
Ciao Silvia. Cercavo il post , ero sicuro di averlo, ma sai il web è imprevedibile, se non avessi trovato il post, avrei fatto un post ex novo. Ho messo il link.
I veri colori, gia’. Il verde dei campi, l’azzurro del mare, ma anche il grigio delle nuvole. Il colore dei fiori, i colori dell’arcobaleno. Il colore dei capelli di una figge. Anche, è la prima cosa che la canzone dice… 🙂
Buona serata, ciao 🙂
Ciao Marghian, bravissimo, 🙂
Ma dai, grazie! L’ho cantata in sordina (non che io abbia tanta voce si intende 🙂 ), in “sordina” nel senso di “pensando le parole”, sentendola proprio dentro. Ciao, ‘notte 🙂
Sei intonato e suoni benissimo, ciao Marghy, buonanotte, 😉
‘notte 🙂
🙂
ma che bravo!! grazie e buona serata!
Grazie Daniela. Ciao. Non l’avevo mai provata prima, per quanto la conosca da anni. Mi interessava soprattutto per il messaggio che veicola, sui (veri ) colori Ho avuto l’idea di “Colours” in contrapposizione a questi colori metaforici dai connotati negativi (no, non che non si debbano rispettare le restrizioni, io sono il primo a rispettarle, negativa è la situazione che le rende necessarie) da un mio messaggio whats app di questa mattina in risposta a un saluto con animazione e immagini colorate con una canzone spagnola De Volotea, sulla speranza e sulla vita. Il paragone con il “semaforo verde” , “che scatti il verde..”è preso dal mio messaggio whats app. E questa sera ho pensato a Coliurs. De Colores è un’altra canzone.
Buona notte, e buon weekend. Ciao 🙂
Dal cellulare, a letto viene malissimo…DE VOLOTEA….”DE COLORES”, e ci saranno altri errori. ciao 🙂
bene, ancora più meritevole per il fatto che tu non l’abbia provata, la spontaneità dell’interpretazione a volte regala maggior soddisfazione…riguardo ai colori la tristezza non sta tanto nei semafori regionali pro covid, quanto nella preoccupazione che certi colori vividi brillanti e gioiosi possano sparire dal nostro futuro. Spero tanto di no…e attendo un tuo nuovo regalo musicale,
Ciao Daniela, grazie ancora. Non trovo grandi difficoltà a trovare (si’, trovare, rarissimamente da ragazzo ho detto “mostrami gli accordi di….”) la parte musicale di una canzone. Il mio “problema”, fra virgolette, tanto non lo faccio di mestiere, è che ho poca estensione vocale, e seppure so suonare una canzone, molto spesso devo rinunciare a cantarla. Io suono, sia con la chitarra che con il piano, per *esempio, “questo piccolo grande amore”, “strada facendo” o “sabato pomeriggio oppure “avrai”, ma mi devo accontentare di suonarle soltanto o, se ci canto sopra, prendere la tonalita’ bassa dove si deve salire con la voce. Ecco che ti posso fare un De Gregori, un De Andre’, un Guccini, un Bob Dylan, un Bertoli o un Donovan, acasi in cui, insomma, non serve salire con la voce, altrimenti sono fregato 🙂 Mi piacerebbe tanto cantare Baglioni, ma nun je la faccio (per dirla nel suo dialetto 🙂 )
Riguardo a quanto hai scritto, “….quanto nella preoccupazione che certi colori vividi brillanti e gioiosi possano sparire dal nostro futuro” beh, intendevo proprio questo, quando ho detto “ci indica solo restrizioni e…^^ paure, l’uno dell’altro”. Un danno per le relazioni umane, ecco perche’ sulla canzone ho detto e scritto “i veri colori”. Ormai le restrizioni sono necessarie, ma il “virus” sociale puo’ far ancora molto danno, speriamo di no. Mi sono gia’ reso conto, persone che si soffermavano a parlare ora “ciao, scusa ho fretta”, e in vicinato sentirmi dire “scusa, non porto la mascherina…”- “ma la porto io…”-“si’, ma sai….”. Non sempre e non tutti, ma qualcosa si comincia a percepire. Ah, mi fece ridere una vicina, le parole “botta e risposta” che ho scritto sono prese da cio’ che ci siamo detti io e lei, un pomeriggio , era zona rossa, io facevo moto, camminavo nel raggio dei duecento metri allora consentiti, con la mascherina, nelle strade e viottoli del vicinato; lei che – abitante in uno di questi viottoli- soggiunse: “si’, vedo che porti la mascherina, ma sai, con questo covo….”, ed io “va bene, stiamo distanti, a parte che si dice covid..” e lei: “eh, sei preciso te!”. Non e’ una persona ignorante, anche una bella donna per gli anni che ha, non ha dimestichezza con gli inglesismi “No- faccio io- non e’ per essere preciso, pensa che che forse ti ho salvato da una gaffe, se chiami il tuo medico e gli dici “dottore, ho un po’ di febbre, penso di avere il covo”, che figura ci fai?”. Riuscii a farla sorridere,-“eh, va bbeh, lo sa che ho poca scuola….”. Ciao 🙂
un De Gregori, un De Andre’, un Guccini, un Bob Dylan, un Bertoli …e che l buttiaamo via? ❤ li adoro tutti , certamente molto più che Baglioni, dunque vacci tranquillo…:-) eh intanto che attendo una tua performance faccio attenzione di non prendermi il covo 😀
Ciao. Certamente non sono da buttare, De Gregori De Andre’, e tanti altri che sono grandi. Li ho citati, come ho citato Baglioni, in riguardo alla mia poca estensione vocale (pensa che, non solo non arrivo alle parti alte, ove e’ richiesto salire con la voce, ma se abbasso un po’ di qualche tono, allora mi risultano troppo basse le parti basse. I cantanti, o se preferisci i cantautori che ho nominato, escluso Baglioni che sale molto, rientrano nel “range” della mia voce (pur se non in tutte le canzoni, in una di Guccini,che a un certo punto sale di un tono, io ho dovuto mantenere lo stesso tono, per “arrivarci”.
Un mio Bertoli , pur se parziale – nel senso che si tratta della canzone con i Tazenda- c’è gia’, non so se hai visto. Okay, ti faccio sentire un De Andre’, va’…e’ del gennaio 2019, nota come allora ero grassottello, adesso per FORTUNA non piu’
– per quando riguarda il ..covo, beh, io sono sereno, ma so bene che il problema e’ grave. Speriamo. il nesso ora che ci penso c’era. Il ladro che puntando la pistola dice “o la borsa o la vita”, quelli che in una banca dicono “questa e’ una rapina, poi fuggono e rientrano nel covo, hanno la mascherina 🙂 – scherzarci un po’ su, aiuta.
Ciao, e grazie ancora 🙂
Ah, poi c’e quest’atra, del maggio dell’anno scorso.
Noterai che stavo gia’ calando; (nel video “creuza de ma'” pesavo 94 chili, oggi ne peso 70, va benissimo cosi’). Riciao 🙂
ah però….non è facile questo pezzo, forse lo dovevi prendere leggermente più lento. Sei comunque bravo
Ciao. Ah, sai che avevo già fatto questa canzone. La sostituii con quest’altra versione perché la prima mi sembrò troppo veloce. Allora devo rallentare ancora 🙂
Non è facile, Come pezzo, ma sai, da solo con la chitarra, fare anche “da tecnico” ecc. Ma tanti, è puro gioco il mio. Ciao buona domenica
fossi capace io a suonare così
Dimenticavo, delle palme 🙂
eh si eh 🙂
Ciao. “fossi capace io a suonare così..”. Grazie, ma ricordi il maestro Manzi? “Non e’ mai troppo tardi”? Un mio amico viene ogni tanto a casa mia, e ogni tanto io a casa sua, gli sto dando lezioni di chitarra. Ha la chitarra, non devo portarmi appresso la mia quando vado io a casa sua. Sai una cosa? Ha 64 anni, e in un meno di un anno ha gia’ imparato delle cosette, ha imparato a fare i giri armonici principali, ed ha 64 anni, percio’…. 🙂 – un amico o parente che sa suonare, ci sono queste scuole civiche di musica, e forse questa estate in paese ci andro’ anche io (pianoforte, non chitarra, ho da imparare sia sulla chitarra che sul piano; ma se posso imparare piu’ cose, preferisco impararle al piano – “numero chiuso “permettendo, c’è anche quello da considerare..-.
Non e’ poi mica vero che l’adulto o la persona in eta’ come l’amico non possano imparare. L’adulto, se mai, ha rispetto al ragazzo poco tempo e tante cose cui badare.
Io stesso da ragazzo, pensavo a suonare quando suonavo, a leggere quando leggevo, a far ginnastica quando facevo ginnastica; non certo come adesso: “ah, devo fare la spesa”, “ah, devo fare il pranzo/la cena”, “oggi mi pulisco tre stanze, il resto a domani…”, “uff, devo uscire di nuovo,ho dimenticato di comprare…”. Per questo l’adulto sembra duro ad apprendere, ma perche’ ha tante altre cose in testa, e si e’ stanchi la sera per fare esercizio o studio.. Ma si puo’ imparare a qualunque eta’. Almeno per suonare, cosi’, certo che per essere concertisti si deve cominciare a 3 anni, fare sei otto ore al giorno per anni.. Ma questo non ci riguarda. Ciao 🙂
🙂 ho intrapreso un altra forma d’arte per passione, bisogna limitarsi a ciò per cui si ha predisposizione. ma son d’accordo con te, non c’è un’età per imparare, anzi, per tutta la vita dobbiamo sentirci un po’ scolari. Buon proseguo 🙂
Gia’ risposto. Ma che velocita’! Se una dei mouse piu’ veloci del west. Complimenti. E’ vero, bisogna applicarsi su cio’ per cui si e’ predisposti.
Mio fratello mi consiglio’ di dedicarmi alla pittura, mi avrebbe fatto lezione egli stesso, da coordinatore di un gruppo di pittori per hobby. “Se vuoi venire, in laboratorio…”. Gli dicevo che non mi sentivo portato – e lo so, perche’ a scuola ho avuto sempre 3 in disegno, non ne cavavo piede, fortuna che era l’unica insufficienza 🙂 -, di questo 3 dicevo anche a lui. E lui: “ma vedi, una signora, la conosci senz’altro, mai toccato un pennello in vita sua, eppure dipinge bene….”.- “Ignazio- gli dissi io- considera che la signora in questione magari a scuola aveva 8, oppure 10 in disegno. Io avevo 3, 4, al massimo ho preso un 5. Ti e’ chiaro è concetto di predisposizione? “.
Ciao .
bisogna seguire assolutamente la propria indole
E’ una canzone davvero bella e tu sei bravissimo!
Ciao, Luisa. Grazie. Divertimento, due accordi prima di cena. Dato il senso della canzone, ho voluto cantarla e commentarla in riguardo ai “non colori ” della situazione che viviamo, fonte di rimpianto dei genuini colori dei quali – se siamo sereni..- possiamo godere “in the mornin, wen we rise”, od anche “during the day” e “In the Evening”. Colore e colore, che rischiamo di perdere sempre di piu’. “..ed il sole brillava di luce non vera…” ( da “Il vecchio e il bambino” di Guccini ove il vecchio racconta di colori e natura, un mondo ormai distrutto dai mali provocati dall’uomo, racconto che nella canzone al bambino sembra una fiaba). Ciao 🙂
Grazie per questa bellissima spiegazione, caro Marghian
Buona serata 🌺🌺🌺🌺🌺
Grazie a te, ciao 🙂
😘🦋😘