DALLE SUORE CLARISSE DI IGLESIAS
(“SUlcis- Iglesiente”, Sardegna) “Carissimi fratelli e sorelle, in questo tempo di prova e sofferenza desideriamo raggiungervi con un canto che esprime tutta la nostra vicinanza e il nostro affetto. La nostra preghiera vuole essere un grido di speranza per quanti si sentono smarriti e senza conforto. A tutti diciamo: “Coraggio! Ce la faremo!”. Un abbraccio Sr. Elisabetta e sorelle di Iglesias” (Da Youtube) Sono suore di clausura. Credo che anche questo voglia dire..voglia dirci qualcosa. SERENA NOTTE
SALVE. IO SONO MARGHIAN .SONO UNA PERSONA DI 68 ANNI, ABITO A TERRALBA, UN CENTRO DELLA PROVINCIA DI ORISTANO IN SARDEGNA. VIVO DA SOLO – SONO INFATTI SINGLE- ; CERTO, CI PENSO UN PO', OGNI TANTO, MA CIO' E' UMANO. SONO IMPIEGATO STATALE IN PENSIONE. MI OCCUPO DI MUSICA A LIVELLO AMATORIALE: OLTRE ALL’ASCOLTO DELLA MUSICA, PREVALENTEMENTE POP, FOLK E CLASSICA, MI DILETTO INFATTI NEL SUONARE LA TASTIERA E LA CHITARRA. GLI ALTRI MIEI INTERESSI SI RIASSUMONO IN QUELLI CITATI NELLA CASELLA APPOSITA DEL MIO BLOG. LA MIA VITA QUOTIDIANA POTREI DEFINIRLA DI UNO STILE STANDARD, IN QUANTO ESSA CONSISTE NELLA CLASSICA TRIADE: LAVORO, CASA, AMICIZIE. FRA GLI ALTRI INTERESSI ANNOVERO ANCHE L’USO DEL PERSONAL COMPUTER. PUR SE SONO AGLI INIZI E NON NE FACCIO UN LARGO USO, LO CONSIDERO UN VALIDO HOBBY NON CHE’ SOPRATTUTTO UN IMPORTANTISSIMO STRUMENTO DI INFORMAZIONE-COMUNICAZIONE. NON PRATICO NESSUNO SPORT IN SENSO STRETTO, MA MI CONSIDERO UNO SPORTIVO -GINNASTICA E NUOTO -. SONO LA CLASSICA PERSONA TRANQUILLA, INSOMMA.
I MIEI INTERESSI SONO: MUSICA (LA SUONO, COME HOBBY, E LA ASCOLTO. MI PIACE), LA CULTURA, I TEMI DI ATTUALITA’, E OVVIAMENTE LE RELAZIONI SOCIALI E
L’AMICIZIA. CIAO.
Marghian
Ciao Silvia. Stavo su facebook, aggiustando il post (lo stesso).
Come pensavo, su youtube non c’e il video di quella ragazza che suona con l’arpa “non potho reposare”. Su youtube lei c’è, anche con l’esecuzione di “non potho reposare” ma è un altro video, e fin li’ okay. Ma si sente male, è con applausi e con dei fruscii tipo vecchio disco, che su questo ricordano un po’ miei video 🙂 – è da una esibizione televisiva sul canale televisivo sardo “videolina”
Ne ho trovata pero’ un’altra, che canta “Hallelujah”” di Leonard Cohen, in sardo. A domani, buona notte 🙂
Ciao Laura. Cantano molto bene. Noi pensiamo che le suore di clausura siano seriose… Ne avevo conosciuta una, la madre superiora, sempre delle “Clarisse” ma di un paese dove lavoravo allora, vicino ad Oristano, andai nel loro convento per lavoro (allora nel lavoro avevo a che fare con l’archeologia e li’ nel convento si doveva vedere per degli antichi capitelli, vasi e cose del genere – sai, in un convento…. ). Ma, una roba, simpaticissima, gioiosa, anche le sue consorelle molto simpatiche. Mi ricordo quando un mio fratello (non quello che non c’e piu’…) studiava ancora in seminario,e in estate mio fratello mi “accompagno'”, andammo in autostop, nel seminario (un viaggio di circa 45 chilometri), per farmi conoscere dei frati gesuiti, suoi insegnanti durante gli anni scolastici. Entrammo, mio fratello ne vide uno, e lo saluto’ (salve, padre…) il frate stava innffiando un cortile e cantava: “tintarella di luna…e quado c’e la luna piena, tu..diventi candida….Oh, antonino!”. Vedendo me “non dirmi niente…e’ tuo fratello, vero? A chilometri di distanza si vede, venite…”, ed erano simpaticoni anche gli altri frati.Tutte persone di alto livello, e filosofia, e greco, ebraico antico (indicandomene uno, mio fratello mi disse “questo ti fa una predica in greco come niente….”. Parlarono anche di queste cose “scolastiche” , e io che ascoltavo..mi rivolsi ad uno: “padre, interessante qullo che lei ha detto, e poi che altro diceva, questo Platone?..”. “Curioso il ragazzo eh?” disse, rivolgendosi a mio fratello che gli disse: si’, gli piace sapere, per lettera mi chiede molte cose…”. – “ah”, fa il frate, “lezioni a distanza eh?” . “Per corrispondenza si'”, gli dissi io. E lui: “oh ma che bravi…”Era l’estate del ’70, avevo 17 anni.
Ciao Laura 🙂
Ah, i miei racconti. Quando comincio a scrivere un post, non penso di raccontarvi, ma mi vengono i ricordi, e scrivo. Tenevo un diario quatidiano alle elementari, e alle medie, dove scsrivevo i momenti della giornata, ma per quei momenti, cosa sentivo, che mi piaceva la maestra che era figge..- anche.. 🙂 , a parte questo, riflessioni sui compagni, sui miei genitori, scrsivevo la sera, aspettando che la cena fosse pronta. Il diario e un quaderno di racconti brevi. In uno un ragazzo ammirava un bellissimo quadro, ne veniva attratto, al punto che desiderava di “esserci dentro”. Si sentiva strano, gli girava la testa (hai presente la sindrome di stendhal? Ma allora non sapevo si chiamasse cosi’..), ma provava un senso di piacere, si avvicino’ al quadro, il custode della mostra gli diceva “non toccare il quadro, e lui come niente, continuava ad accarezzare il quadro. “Vorrei..vorrei entrarci”, e si trovo’ in una foresta. Era quella del quadro, che in realta’ era una porta verso un’altra dimensione. Il ragazzo visse li’ qualche avventura mentre, nel mondo “reale”, il ragazzo veniva soccorso. Non si sveglio’ per molti giorni, fino a che nel mondo del quadro una ragazza che a lui piaceva, fra i giovani che aveva visto. “devi tornare indietro, è questo il momento, i tuoi familiari e conosenti, i compagni di scuola, sono in pena per te..”. La ragazza, il bosco, le capanne del villaggio dove si era trovato a vivere, sparirono, vide attorno a se’ il buio e riprese i sensi, in ospedale. Un sogno? No, perche’ si era trovato al collo una catenina dorata con una pietra verde come pendaglio. Gliela mise al collo la ragazza, “il giorno prima”, mentre stavano in riva ad un laghetto: “cosi’ saprai …che cio’ che hai visto e’ vero. Ma tu, questo, tienilo per te. Esistono molti mondi, questo dove sei ora e’ solo uno dei tanti. Come lo e’ il vostro..vai, io saro’ sempre con te… “. (vedi, non pensavo di raccontarti questo… 🙂 ) Ciao.
L’ho pensato, memore dei tuoi silenzi di riflessioni per la Quaresima. E questa è veramente una quaresima, una quaresima nella quaresima. L’ho pensato, “Lucia sicuramente, in questo periodo mi segue, nel suo discreto silenzio, mi segue. Ci.. segue. Per questo tuo silenzio… presente, ancor più ti ringrazio. Ciao.
Livio
Hai pensato bene. Più di una volta sono stata tentata di commentare, a volte l’ho fatto con un like, altre volte ho taciuto… ma non mi sono lasciata sfuggire quei tuoi post che potevano in qualche modo alleggerire questi momenti di isolamento forzato in casa. Ciao Livio.
buona serata
Ciao Silvia. Stavo su facebook, aggiustando il post (lo stesso).
Come pensavo, su youtube non c’e il video di quella ragazza che suona con l’arpa “non potho reposare”. Su youtube lei c’è, anche con l’esecuzione di “non potho reposare” ma è un altro video, e fin li’ okay. Ma si sente male, è con applausi e con dei fruscii tipo vecchio disco, che su questo ricordano un po’ miei video 🙂 – è da una esibizione televisiva sul canale televisivo sardo “videolina”
Ne ho trovata pero’ un’altra, che canta “Hallelujah”” di Leonard Cohen, in sardo. A domani, buona notte 🙂
Buona serata
Ciao, buona serata e buona notte 🙂
Commovente questo canto.
Ciao, Marghian. Spero tutto bene.
Ciao. Io sto bene, spero bene anche per te. Speriamo, ciao 🙂
Molto bello, ciao Marghian, buonanotte, 🙂
Ciao Laura. Cantano molto bene. Noi pensiamo che le suore di clausura siano seriose… Ne avevo conosciuta una, la madre superiora, sempre delle “Clarisse” ma di un paese dove lavoravo allora, vicino ad Oristano, andai nel loro convento per lavoro (allora nel lavoro avevo a che fare con l’archeologia e li’ nel convento si doveva vedere per degli antichi capitelli, vasi e cose del genere – sai, in un convento…. ). Ma, una roba, simpaticissima, gioiosa, anche le sue consorelle molto simpatiche. Mi ricordo quando un mio fratello (non quello che non c’e piu’…) studiava ancora in seminario,e in estate mio fratello mi “accompagno'”, andammo in autostop, nel seminario (un viaggio di circa 45 chilometri), per farmi conoscere dei frati gesuiti, suoi insegnanti durante gli anni scolastici. Entrammo, mio fratello ne vide uno, e lo saluto’ (salve, padre…) il frate stava innffiando un cortile e cantava: “tintarella di luna…e quado c’e la luna piena, tu..diventi candida….Oh, antonino!”. Vedendo me “non dirmi niente…e’ tuo fratello, vero? A chilometri di distanza si vede, venite…”, ed erano simpaticoni anche gli altri frati.Tutte persone di alto livello, e filosofia, e greco, ebraico antico (indicandomene uno, mio fratello mi disse “questo ti fa una predica in greco come niente….”. Parlarono anche di queste cose “scolastiche” , e io che ascoltavo..mi rivolsi ad uno: “padre, interessante qullo che lei ha detto, e poi che altro diceva, questo Platone?..”. “Curioso il ragazzo eh?” disse, rivolgendosi a mio fratello che gli disse: si’, gli piace sapere, per lettera mi chiede molte cose…”. – “ah”, fa il frate, “lezioni a distanza eh?” . “Per corrispondenza si'”, gli dissi io. E lui: “oh ma che bravi…”Era l’estate del ’70, avevo 17 anni.
Ciao Laura 🙂
Che belli i tuoi racconti di gioventu’, ciao Marghian, 🙂
Ah, i miei racconti. Quando comincio a scrivere un post, non penso di raccontarvi, ma mi vengono i ricordi, e scrivo. Tenevo un diario quatidiano alle elementari, e alle medie, dove scsrivevo i momenti della giornata, ma per quei momenti, cosa sentivo, che mi piaceva la maestra che era figge..- anche.. 🙂 , a parte questo, riflessioni sui compagni, sui miei genitori, scrsivevo la sera, aspettando che la cena fosse pronta. Il diario e un quaderno di racconti brevi. In uno un ragazzo ammirava un bellissimo quadro, ne veniva attratto, al punto che desiderava di “esserci dentro”. Si sentiva strano, gli girava la testa (hai presente la sindrome di stendhal? Ma allora non sapevo si chiamasse cosi’..), ma provava un senso di piacere, si avvicino’ al quadro, il custode della mostra gli diceva “non toccare il quadro, e lui come niente, continuava ad accarezzare il quadro. “Vorrei..vorrei entrarci”, e si trovo’ in una foresta. Era quella del quadro, che in realta’ era una porta verso un’altra dimensione. Il ragazzo visse li’ qualche avventura mentre, nel mondo “reale”, il ragazzo veniva soccorso. Non si sveglio’ per molti giorni, fino a che nel mondo del quadro una ragazza che a lui piaceva, fra i giovani che aveva visto. “devi tornare indietro, è questo il momento, i tuoi familiari e conosenti, i compagni di scuola, sono in pena per te..”. La ragazza, il bosco, le capanne del villaggio dove si era trovato a vivere, sparirono, vide attorno a se’ il buio e riprese i sensi, in ospedale. Un sogno? No, perche’ si era trovato al collo una catenina dorata con una pietra verde come pendaglio. Gliela mise al collo la ragazza, “il giorno prima”, mentre stavano in riva ad un laghetto: “cosi’ saprai …che cio’ che hai visto e’ vero. Ma tu, questo, tienilo per te. Esistono molti mondi, questo dove sei ora e’ solo uno dei tanti. Come lo e’ il vostro..vai, io saro’ sempre con te… “. (vedi, non pensavo di raccontarti questo… 🙂 ) Ciao.
Che bello Marghian, 🙂
Ah, hai sentito la ragazza sarda che canta halleluiah in sardo? 🙂
Si 🙂
Bellissimo post. Ti seguo sai anche se non commento ed apprezzo tutto. Un caro saluto.
L’ho pensato, memore dei tuoi silenzi di riflessioni per la Quaresima. E questa è veramente una quaresima, una quaresima nella quaresima. L’ho pensato, “Lucia sicuramente, in questo periodo mi segue, nel suo discreto silenzio, mi segue. Ci.. segue. Per questo tuo silenzio… presente, ancor più ti ringrazio. Ciao.
Livio
Hai pensato bene. Più di una volta sono stata tentata di commentare, a volte l’ho fatto con un like, altre volte ho taciuto… ma non mi sono lasciata sfuggire quei tuoi post che potevano in qualche modo alleggerire questi momenti di isolamento forzato in casa. Ciao Livio.
Ti ringrazio Lucia. Un caro saluto anche mio 🙂