UNA RETE CHE SOPRATTUTTO, CI IMPRIGIONA IN CELLE MASCHERATE DA LIBERTA’ E DI ILLUSORIA MULTIPOTENZA
Ciao. Ricordate la canzone di Lucio Dalla, “Come è profondo il mare”?. E’ questa:
Dice ad un certo punto: “..innalzo’ per un attimo il povero ad un ruolo difficile da mantenere, poi lo lascio’ cadere, a piangere e a urlare: “sono in mezzo al mare. Come e’ profondo il mare.”.- strofe che a mio avviso ben si collegano a queste altre: “….frattanto un *Mistico, forse un *Aviatore (bella questa, ma….che anche Dalla nel comporre queste strofe abbia pensato alla teoria secondo cui Gesù era un extraterrestre? Fine della chiosa…) inventò la commozione che rimise d’accordo tutti, i belli con i brutti. Con qualche danno per i brutti, che si videro consegnare un pezzo di specchio così da potersi guardare….”.
Dalla: un profeta. Permettetemi, a proposito di profeti questa mia piccola esegesi (parola infatti usata per lo più in questo specifico contesto), una esegesi a posteriori.
– Il “pezzo di specchio”, è lo smartphone, con danno forse peggiore di quanto dicono i “versetti”- li chiamo così sulla falsariga delle profezie- peggio, in quanto dato anche ai belli, anzi prima di tutto ai belli (“belli” in quanto se lo potevano permettere, “belli” secondo la società”) così da venire abbruttiti. I brutti, ossia quelli che sono su un piano inferiore- sotto l’ottica esclusivamente umana e classista..-, sono cosi’ descritti negli altri “versetti”:” innalzò per un attimo il povero a un ruolo difficile da mantenere, poi lo lasciò cadere, a piangere, a urlare: sono in mezzo al mar…”- non avendo la forza di reggere alla competizione imposta dagli schemi dei falsi valori-. Tutti ci guardiamo e guardiamo gli altri attraverso questi nostri pezzi di specchio, con la quasi morte clinica degli sguardi diretti, e dei sorrisi. Ma spiega tutto questo, decisamente molto meglio di me, Enrico Ruggeri, con questa canzone. Termina -sempre rimanendo sull’onda metaforica ma non troppo della profezia, con una piccola “apocalisse”: la fine della rete, la conseguente disperazione e rovina di qualcuno, diciamo “qualcuno”, e la liberazione di molti. Comunque, a Ruggeri la parola- e la musica, si intende-.
A DOMANI, CIAO
Marghian
Ciao Marghian, buonanotte, 🙂
E’l’una, ti scrivo guardando in TV.. quello che scrivo. Ora mi guardo un #vizi che ieri notte ho guardato per metà, su un cado di ufo deli snni’50, da YouTube. Ho visto anche questi video a tuto schermo, dal post. E ho visto il tuo commento. Buona notte, ciao 🙂