-Le chiamiamo anche “Is sonus de canna”, “i suoni di canna”
Pensate alla difficolta’ di questo strumento, respirare e emettere aria in continuazione, anche per un’ora. Non e’ facile, lo stromento non ha la riserva d’aria come la zampogna scozzeze.
A PROPOSITO, IL CONFRONTO
(Ho visto il video adesso, durante le modifiche del post).
Giuseppe Abis e G. Raffone, Launeddas e zampogna. “Notte del chelu”
Chiaramente il secondo suonatore, e’ campano, per il fiato e’ avvantaggiato
Anche qui, applausi, con una presentazione e una intervista.
SALVE. IO SONO MARGHIAN .SONO UNA PERSONA DI 68 ANNI, ABITO A TERRALBA, UN CENTRO DELLA PROVINCIA DI ORISTANO IN SARDEGNA. VIVO DA SOLO – SONO INFATTI SINGLE- ; CERTO, CI PENSO UN PO', OGNI TANTO, MA CIO' E' UMANO. SONO IMPIEGATO STATALE IN PENSIONE. MI OCCUPO DI MUSICA A LIVELLO AMATORIALE: OLTRE ALL’ASCOLTO DELLA MUSICA, PREVALENTEMENTE POP, FOLK E CLASSICA, MI DILETTO INFATTI NEL SUONARE LA TASTIERA E LA CHITARRA. GLI ALTRI MIEI INTERESSI SI RIASSUMONO IN QUELLI CITATI NELLA CASELLA APPOSITA DEL MIO BLOG. LA MIA VITA QUOTIDIANA POTREI DEFINIRLA DI UNO STILE STANDARD, IN QUANTO ESSA CONSISTE NELLA CLASSICA TRIADE: LAVORO, CASA, AMICIZIE. FRA GLI ALTRI INTERESSI ANNOVERO ANCHE L’USO DEL PERSONAL COMPUTER. PUR SE SONO AGLI INIZI E NON NE FACCIO UN LARGO USO, LO CONSIDERO UN VALIDO HOBBY NON CHE’ SOPRATTUTTO UN IMPORTANTISSIMO STRUMENTO DI INFORMAZIONE-COMUNICAZIONE. NON PRATICO NESSUNO SPORT IN SENSO STRETTO, MA MI CONSIDERO UNO SPORTIVO -GINNASTICA E NUOTO -. SONO LA CLASSICA PERSONA TRANQUILLA, INSOMMA.
I MIEI INTERESSI SONO: MUSICA (LA SUONO, COME HOBBY, E LA ASCOLTO. MI PIACE), LA CULTURA, I TEMI DI ATTUALITA’, E OVVIAMENTE LE RELAZIONI SOCIALI E
L’AMICIZIA. CIAO.
Marghian
Si, Silvia. Il suono e’ moto simile. Infatti ci sono dei gemellaggi fra i sardi cdelle lauenddas e d altri, scozzesi compresi. Come ho sottolineato, i “sonus de canna” (oltre ad esistere da tremila anni, in Sardegna- almeno….), hanno la particolarita’ di essere suonati con emissione di fiato continuo. Lo spiego per esteso nel post dell’anno scorso, “La musica di Atlantide”. Perche’ Branduardi, intervistato, disse cosi’: “e’ la musica di Atlantide”.
La sua considerazione era dovuta al fatto che c’e la teoria che Atlantide era la Sardegna (io NON ci credo). Magari forse Branduardi si’… guarda se vuoi “Sergio Frau” su google, per questa teoria. Ciao, buona serata e ‘notte anche a te 🙂
Ah, Laura, ciao. Penasvo di lasciarvi qualcosa, ho cercato “natale launeddas”, e ho trovato un video. mentre modificavo il post, con “Youtube” ancora aperto, ho sentito la musica dell’altro video, e l’ho aggiunto, scrivendo “aa proposito il confronto…”. Ciao 🙂
Proprio difficile suonare questo strumento! 😦
Una buonanotte musicale molto gradita, grazie Marghian per rinfrancarci sempre con ottima musica.
Un caro abbraccio da Affy
Grazie a te, Affy, per ascoltare e vedere le cose che mi vengono da mettere nel blog. Non volevo neanche mettere niente, ho un lieve mal di cola, spero non aumenti, maledetto inverno del kaiser 😆 , quando ci vuole ci vuole. Ciao 🙂
Conoscevi questo strumento Alba? Il mio Papà diceva sempre ” a su nai ca tres inqueddus de canna faint unu sonu aicci., “e dire che tre pezzi di canna fanno un suono cosi..”. Ciao 🙂
Un belo strumento dal suono delizioso, e antichissimo, almeno 3000 anni, quando in Sardegna si costruivano le gigantesche torri di pietra, i Nuraghi. Forse anche piu’ antichi, visto che si sono rinvenuti set di flauti di canna antichi anche di novemila anni. Ci pensi?
Storiellina, si racconta che la Madonna, da ragazzina, fu sgridata dai genitori perhche’ arrivo’ tardi per la cena (non era da ali, dato che fu concepita senza peccato.. : :).) Maria si giustifico’ cosi’: “un pastore suonava un flauto con tre canne, la sua musica mi incantava e non mi rendevo conto del tempo che passava…”. . Ciao Alba, buona giornata.:)
Naturalmente e’ una leggenda. Poi, uno stromento simile doveva esserci anche in Israele 🙂
Ma nel fantstico tutto e’ possibile, anche la Madonna qui in Sardegna 🙂
Ciao Rebecca.Sono al lavoro, con raffreddore e mal di gola. Che bellezza! Inverno, ti amo e ti adoro. Come la salsa del pomodoro proprio.. 😆 (come dice una vecchia canzone, che piaeva mollto a mio padre, dei suoi tempi, “sherie je t’amo, sherie je t’adoro, cone la salsa del pomodoro..”
E meno male che la oro in un ufficio, non come quando per cinque anni ho lavorato il marmo, freddo come il ghiaccio (in inverno), in mezzo a polvere e acqua, alternandoci fra levigatrice taglierina e bancone aspiratore con le macchinette per le smussature dei bordi e per bucare le lastre col trapao per metterci gancetti di fissaggio, e per le stuccature.. Lì era la polvere, piu dannosa del fumo. Le mascherine non bastavano. Eravamo quasi sempre tutti raffreddati, ovviamente in inverno.
Con i muratori, anni prima e anni dopo, fu anche quella una bella avventura, e con una salute di ferro (d’estate….).
Okay, dopo questo piccolo.. amarcord lavorativo, buon giovedi rebecca, e bussy 🙂
Ciao Enry. La cultura sarda e’ bella, ma anch molto misteriosa. In parte e’ misteriosa a noi stessi. Misteriose torri di pietra, mute testimoni da almeno 3800 anni di un’epoca antichissima; riti antichi, e maschere che forse si collegano a quelle stesse epoche oscure. Persino questi strumenti musicali, affodano le radici in epoche lontane, millenarie.
Di sicuro,, io non meno il vato, come alcuni studiosi, tipo “sardinia uber alles”;; certo e’ anche i “britannici” per esempio, possono vantare antiche origini, storie, e misteri; ma certo e’ la nostra cultura e’ davvero grande, anche se non di certo l’unica degna di nota.
Sto scrivendo e imprecando (sottovoce..) per questo raffreddore che in poce ore si e’ caricato. Meno male che da domani pomeriggio, inizio il ponte di capodanno Ciao 🙂
E’ la nostra musica caratteristica. Pensa che esistono statuette in bronzo di 3000 anni fa che raffigurano un omino seduto che suona tre flauti insieme. Al museo di Cagliari io ne ho custodito alcune per i quattro anni che ho lavorato li’ prima di cambiar sede. 3000 anni fa, almeno..in sardegna esisteva questo strumento. Ve ne ho “parlato” in un altro post. Qui c’è il. collegamento . Ciao mi…
Praticamente suoni stando in apnea, cosa difficilissima… io non ci proverei neanche a suonarlo 😀
Ciao, visto che son passato da te, ti auguro tanti auguri di un sereno 2018 a e te e i tuoi cari!
Riguardo alla domanda che mi poni per il post, no, non e’ “apnea”. Io non suono le “Launeddas”, ma conosco in teoria come fanno i maesetri di questo strumento. Non si tratta di apnea, am della capacita’ di gonfiare d’aria le gote mentre si espira con la bocca- mandando fiato anche allo strumento- e, mentre con il naso si inspira, si svuotano le gote **continuando a mandare aria allo strumento.
I suonatori, oltre che con lo strumento, si tengono in allenamento soffiando continuament su una cannuccia con la estremita’ immersa nell’acqua. Devono uscire bollicine in continuazione, a testimonianza di una emissione costante di fiato. Sul palco, a suonare ci stanno anche piu’ di mezz’ora di fila, espirando e gonfiando le gote, inspirando e svuotandole perche’ lo strumento continui a suonare. E’ difficilissimo, ci si riesce bene dopo anni di esperienza ed esercizio. Ciao 🙂
Hanno lo stesso suono delle zampogne, buona serata Marghian 🙂
Si, Silvia. Il suono e’ moto simile. Infatti ci sono dei gemellaggi fra i sardi cdelle lauenddas e d altri, scozzesi compresi. Come ho sottolineato, i “sonus de canna” (oltre ad esistere da tremila anni, in Sardegna- almeno….), hanno la particolarita’ di essere suonati con emissione di fiato continuo. Lo spiego per esteso nel post dell’anno scorso, “La musica di Atlantide”. Perche’ Branduardi, intervistato, disse cosi’: “e’ la musica di Atlantide”.
La sua considerazione era dovuta al fatto che c’e la teoria che Atlantide era la Sardegna (io NON ci credo). Magari forse Branduardi si’… guarda se vuoi “Sergio Frau” su google, per questa teoria. Ciao, buona serata e ‘notte anche a te 🙂
Che bello, grazie di questo regalo, un abbraccio e buonanotte, 🙂
Ah, Laura, ciao. Penasvo di lasciarvi qualcosa, ho cercato “natale launeddas”, e ho trovato un video. mentre modificavo il post, con “Youtube” ancora aperto, ho sentito la musica dell’altro video, e l’ho aggiunto, scrivendo “aa proposito il confronto…”. Ciao 🙂
Bravissimo Marghian, 🙂
Proprio difficile suonare questo strumento! 😦
Una buonanotte musicale molto gradita, grazie Marghian per rinfrancarci sempre con ottima musica.
Un caro abbraccio da Affy
Grazie a te, Affy, per ascoltare e vedere le cose che mi vengono da mettere nel blog. Non volevo neanche mettere niente, ho un lieve mal di cola, spero non aumenti, maledetto inverno del kaiser 😆 , quando ci vuole ci vuole. Ciao 🙂
Che bel suono dolce! Auguri per tutto e soprattutto per il tuo mal di gola!
Buonanotte Marghian!
Fausta, se non dovessi andare al lavoro (sveglia alle 6,30) sarei più tollerante e paziente. Spero non aumenti. Ciao 🙂
Bel suono, Grazie ☺
Conoscevi questo strumento Alba? Il mio Papà diceva sempre ” a su nai ca tres inqueddus de canna faint unu sonu aicci., “e dire che tre pezzi di canna fanno un suono cosi..”. Ciao 🙂
Un semplice strumento con un suono delizioso.
Non lo conoscevo.
Ciao, buona giornata
Un semplice strumento dal suono delizioso.
Ciao, buona giornata
Un belo strumento dal suono delizioso, e antichissimo, almeno 3000 anni, quando in Sardegna si costruivano le gigantesche torri di pietra, i Nuraghi. Forse anche piu’ antichi, visto che si sono rinvenuti set di flauti di canna antichi anche di novemila anni. Ci pensi?
Storiellina, si racconta che la Madonna, da ragazzina, fu sgridata dai genitori perhche’ arrivo’ tardi per la cena (non era da ali, dato che fu concepita senza peccato.. : :).) Maria si giustifico’ cosi’: “un pastore suonava un flauto con tre canne, la sua musica mi incantava e non mi rendevo conto del tempo che passava…”. . Ciao Alba, buona giornata.:)
Marghian
Interessante e bella la storia della nostra Madre Celeste.
Ciao, lieta giornata
Naturalmente e’ una leggenda. Poi, uno stromento simile doveva esserci anche in Israele 🙂
Ma nel fantstico tutto e’ possibile, anche la Madonna qui in Sardegna 🙂
a te un buon giovedì… bussi 🌻
Ciao Rebecca.Sono al lavoro, con raffreddore e mal di gola. Che bellezza! Inverno, ti amo e ti adoro. Come la salsa del pomodoro proprio.. 😆 (come dice una vecchia canzone, che piaeva mollto a mio padre, dei suoi tempi, “sherie je t’amo, sherie je t’adoro, cone la salsa del pomodoro..”
E meno male che la oro in un ufficio, non come quando per cinque anni ho lavorato il marmo, freddo come il ghiaccio (in inverno), in mezzo a polvere e acqua, alternandoci fra levigatrice taglierina e bancone aspiratore con le macchinette per le smussature dei bordi e per bucare le lastre col trapao per metterci gancetti di fissaggio, e per le stuccature.. Lì era la polvere, piu dannosa del fumo. Le mascherine non bastavano. Eravamo quasi sempre tutti raffreddati, ovviamente in inverno.
Con i muratori, anni prima e anni dopo, fu anche quella una bella avventura, e con una salute di ferro (d’estate….).
Okay, dopo questo piccolo.. amarcord lavorativo, buon giovedi rebecca, e bussy 🙂
anche io ho da due settimane una brutta raffreddore .. sperò che mi passa presto 😀
La Sardegna riserva tesori ancora da scoprire… evviva la cultura sarda.
Ciao Enry. La cultura sarda e’ bella, ma anch molto misteriosa. In parte e’ misteriosa a noi stessi. Misteriose torri di pietra, mute testimoni da almeno 3800 anni di un’epoca antichissima; riti antichi, e maschere che forse si collegano a quelle stesse epoche oscure. Persino questi strumenti musicali, affodano le radici in epoche lontane, millenarie.
Di sicuro,, io non meno il vato, come alcuni studiosi, tipo “sardinia uber alles”;; certo e’ anche i “britannici” per esempio, possono vantare antiche origini, storie, e misteri; ma certo e’ la nostra cultura e’ davvero grande, anche se non di certo l’unica degna di nota.
Sto scrivendo e imprecando (sottovoce..) per questo raffreddore che in poce ore si e’ caricato. Meno male che da domani pomeriggio, inizio il ponte di capodanno Ciao 🙂
Marghian
Che meraviglia!
E’ la nostra musica caratteristica. Pensa che esistono statuette in bronzo di 3000 anni fa che raffigurano un omino seduto che suona tre flauti insieme. Al museo di Cagliari io ne ho custodito alcune per i quattro anni che ho lavorato li’ prima di cambiar sede. 3000 anni fa, almeno..in sardegna esisteva questo strumento. Ve ne ho “parlato” in un altro post. Qui c’è il. collegamento . Ciao mi…
Bello ed interessante, grazie|||

sherabbraccicarianzicarissimimanoncostosi 😉
Belle shera queste scatole cinesi con l’augurio finale. Grazie, ridente 2018 anche a te.
Ciaosheraconabbraccio 🙂
Auguri di un buon 2018
Saluti.
Renza
Grazie, Renza, ricambio. Ciao.
Un buon 2018 ➡️ a Te da NOI 🌻
Grazie Rebecca, e a voi buon 2018 da me e da lei.
https://marghemar.files.wordpress.com/2017/03/nives.jpg?w=554&h=441
🙂
Praticamente suoni stando in apnea, cosa difficilissima… io non ci proverei neanche a suonarlo 😀
Ciao, visto che son passato da te, ti auguro tanti auguri di un sereno 2018 a e te e i tuoi cari!
Ti ricambio glu auguri, Emilio,come ho fatto proprio poco fa, da te 🙂
Riguardo alla domanda che mi poni per il post, no, non e’ “apnea”. Io non suono le “Launeddas”, ma conosco in teoria come fanno i maesetri di questo strumento. Non si tratta di apnea, am della capacita’ di gonfiare d’aria le gote mentre si espira con la bocca- mandando fiato anche allo strumento- e, mentre con il naso si inspira, si svuotano le gote **continuando a mandare aria allo strumento.
I suonatori, oltre che con lo strumento, si tengono in allenamento soffiando continuament su una cannuccia con la estremita’ immersa nell’acqua. Devono uscire bollicine in continuazione, a testimonianza di una emissione costante di fiato. Sul palco, a suonare ci stanno anche piu’ di mezz’ora di fila, espirando e gonfiando le gote, inspirando e svuotandole perche’ lo strumento continui a suonare. E’ difficilissimo, ci si riesce bene dopo anni di esperienza ed esercizio. Ciao 🙂
Marghian