INFATTI, PER SORRIDERE UN PO’ E LASCIARVI DELLE BELLE CANZONI
-nelle loro versioni originali si intende-
Ciao. Per sorriderci un po’ sopra, ho pensato questa sera di raccontarvi qualcosa le mie “avventure canore”, chiamiamole cosi’. Ovviamente, con l’ascolto degli originali delle canzoni che via via ho interpretato nella mia lunga “carriera”- tra virgolette, anzi tra virgoloni! 🙂 – che si vedano ben bene…”carriera”…. Percio’ ve la scampate di sentirmi cantare – ringraziate il fatto che allora youtube non c’era ancora 🙂
Già vi ho accennato a questo mio piccolo peccato di gioventù, a questo hobby che ho avuto modo di praticare anche grazie a delle serate canore che si sono svolte nel mio paese e nei paesi vicini per diversi anni. Purtroppo, le gare canore non si fanno piu’. Li chiamavamo “festival della canzone -nome del paese, anno..- “, infatti le gare si articolavano in tre serate con un vincitore e secondo e terzo classificato, sulla falsa riga di Sanremo. Allora, comincio con l’esordio.
Avevo 23 anni. In un paesino chiamato Arborea, 7 chilometri dal mio paese, il “festival della canzone” si svolgeva gia’ da 11 anni. Io partecipai alla 12esima edizione, nel 1976, con una canzone del 1964- noterete lo stile, tipico di allora-. La canzone che cantai era “Ciao”, scritta da Richy Gianco per e il gruppo sardo dei “Barrittas”. Forse conoscete il leader e voce del cruppo, Benito Urgu, ora comico. “Ciao”. Ascoltiamola, dai Barrittas.
Mi piazzai quarto, conservo ancora la coppa. Pensate poi la curiosa coincidenza., l’incasso delle tre serate era destinato ai terremotati del Friuili- la cosa è attuale purtroppo..- , e mi fu data la coppa “Mercalli”. L’imprenditore che l’aeva offerta, un veneto, si chiamava o si chiama cosi’. Arborea e’ un villaggio a prevalenza veneta, fu costruito negli anni ’20 e si chiamava “Mussolinia” (un nome che non evoca un’epoca molto bella.). Ah, il presentatore era una persona che, se avese preesentato Sanremo, non avrebbe sfigurato, come persona e come bravura. Il Signor Primo Magnani- altra discendenza veneta-.
Questo nel maggio del 1976, alla beata età di 23 anni. E passiamo adesso al dicembre delllo stesso anno, il 1976. Fu nel mio paese, appunto il “primo festival della canzone di Terralba” (oh, bella…). Qui mi cimentai con una canzone di Gianni Nazzaro, “Piccola mia piccola”. E’ questa.
Non ando’ tanto male neanche quella volta, eravamo 30 partecipanti e arrivai quinto; fui premiato con una targhetta ricordo.
Qui i miei gusti cominciarono decisamente a cambiare, siamo al secondo “festival”del mio paese, febbraio 1978. Quella volta vinsi. Sentite la canzone, e’ Velasquez di Vecchioni.
Interpretai la canzone con tanto di chitarra quella volta, e il gruppo che mi accompagnava con gli strumenti. Okay, per adesso chiudo qui il post, che’ sta venendo lungo.
FINE PRIMA PARTE 🙂
A presto, ciao
Marghian
Interessante….buona serata Marghian aspetto il seguito 🙂
Silvia! E che e’ Jack lo svelto o Django! Ho visto “1 commento” ed ho pensato “silvia…”.
Si’, ho diviso la cosa in due parti perche’ devo postare almeno…3? 4? Non ricordo adesso quante canzoni ho presentato nei “festival” successivi. Questi spettacoli canori si sono fatti fino ai primi anni ’80 e poi piu’ nulla. Quando mi capita, adesso canto “karaoke”, ma non e’ nemmeno l’ombra del divertimento di quei festival.
Comunque, fra noi “dilettanti allo sbaraglio”- perche’ questo eravamo..- ce n’erano di veramente bravi.
In questa carrellata in cui mi racconto un po’, non ci sono solo i “festival” ma serate tipo “il calderone” che fu una gara tipo “la corrida” che, finite le puntate, l’emittente televisiva sarda “Videolina” porto’ in giro nei paesi (vinsi anche allora, ma fu facile, eravamo solo in 10 .. 🙂 ) Ciao Silvia, ‘notte 🙂
Marghian
Altri tempi, ma bei tempi…….quando esistevano delle vere gare canore a suon di belle voci……niente a che vedere con Amic, X factor e quant’altro del giorno d’oggi….
E comunque complimenti per i tuoi piazzamenti….devia vere davvero una bella voce…
Ciao e buon fine settimana
Ciao Mirna. Guarda, la mia voce non e’ certo una voce “potente”; e’ adatta diciamo al genere “cantautori” , tipo canzoni di De Gregori o Guccini. De Andre’, tipo “Marinella” “amore perduto” o “Creuza de ma” mi vien bene.
In pubblico cominciai con il melodico- “ciao” e “piccola mia piccola”- e ancora lo canto, quando mi capita, a karaoke. Ma poi, con Vecchioni, mi orientai sui cantautori e soprattutto, dopo, divenni votato a cantare in inglese.
Mi emoziono ancora a pensare quando, a una manifestazione – concerto in piazza in paese per il delito Moro (era appena succeso), feci un breve discorso e cantai Blowin’ in the wind da solo con la chitarra, e poi con il gruppo in piedi un brano di rivoluzione cubano, “se llama fidel”. Pensa, l’avevo ascoltata solo la sera prima su una cassetta e la cantai leggendo un foglietto con il testo. che avevo presso ascoltando il nastro. Lo spagnolo quella volta non era proprio giusto ma..nessuno mi fischio’ 🙂 L’inglese di Blowin’in the wind pero’ era giusto, gia’ lo parlicchiavo.
Eh, ricordi..adesso mi devo accontentare delle rarissime volte che mi trovo in un locale dove c’e’ karaoke. Ciao Mirna 🙂
Marghian
ma qualche registrazione su cassetta non ti è rimasta?!
Mirna, me n’era rimasta una di cassetta. Il fesetival dove avevo cantato la canzone di vecchioni, ma si era rotta, aggrovigliata. Stiamo parlando dei lontani anni ’70, e le radio locali che hanno patrocinato i festival hanno fallito gia’ da 20 anni e passa. Pero’ sto pensando di parlare al padrone di Super Tv, una emittente che mi riprese quando, nel ’92, cantai una canzone di John Denver. Allora capitava, raramente, che si facesse qualche festival- stavano scemando pero’. Se questa persona mi procura il video di allora… Sarebbe bello.Sarebbe bello, se questa persona potesse darmi, digitalizzata, la parte video dove c’e la mia esibizione. Non e’ facile pero’, devo provare… Ciao.
Marghian
Wow … belle queste iniziative canore e peccato non ci siano più! 😦
Hai raggiunto interessanti risultati lanciandoti nell’impresa ed immagino ti abbiano regalato buone soddisfazioni. Anche se sei autodidatta hai la musica nel cuore e riesci ad esprimerla con i tuoi pezzi che si ascoltano con grande piacere.
Se riesci a ritrovare qualche video, mi raccomando, pubblicalo che siamo in tanti curiosi di ascoltarti.
Ti auguro un buon inizio settimana, un caro abbraccio
Ciao Affy. Questa mattina ti stavo rispondendo con lo smartphone dal luogo di lavoro. Perso tutto – grrhhhh ((^-^)) -. Percio’, ricomincio daccapo qui a casa, al pc.
Sai, quando ti ho scritto del mio lungo lavoro che ho fatto su me stesso per vincere la timidezza, intendevo anche aver partecipato a queste cose, negli anni. Oltre a cio’, aver frequentato le discoteche, ed altre esperienze- seppur poche-. Sono stato anche speaker in una piccola radio in paese. Ho anche suonato l’organo in chiesa per diversi anni, dal ’75 all’ 80 circa e per qualche anno a meta’ degli anni ’90. Poi, quando divenni “non religioso”, col tempo smisi.
ora, non so tu. Ma qualcuno mi ha fatto l’osservazione che se io cantavo in pubblico . allora non c’era tanto il problema della timidezza. Non e’ proprio cosi’. Si sale su un palco, si canta una canzone, si saluta la gente e basta. Invece, il trovarsi a tu per tu con una persona, magari qualcuno o qualcuna che in alcuni casi puo’ decidere della tua vita (ragazza o commissione esaminatrice che sia), la cosa cambia.
Ora, io ora ti ho buttato la cosa cosi’, ma davvero ci sono tante forme di timidezza o di paura. Per esempio, un mio collega e’ timidissimo, eppure ha moglie, ha anche avuto qualche ex, ed in altre cose e’ bloccato. Prendi le paure. Pensa che io su una scala a libro ho quasi le vertigini mentre invece nuotando, vado dove c’e almeno cinque metri d’acqua e tocco il fondo. A quarant’anni arrivavo a quindici metri. Eppure, nuotare a cento metri dalla spiaggia e immergersi in apnea a certe profondita’ e’ piu’ pericoloso di una ragazza 😆
Paura, o timidezza come la vuoi chiamare, hanno mille sfumature diverse. Ecco che non regge se mi si dice, come tante volte mi e’ stato detto, “anche io sono timodo come te, eppure….”. Cavolata, ma bella grossa! Perche’ la timidezza ha mille sfaccettature e sfumature, sfaccettature che devono essere poi anche rapportate alla persona che vive tale disagio, al suo vissuto, a dove e’ nato e vive, a con chi ha avuto o ha a che fare eccetera. Sfumature e realta’ differernti, cosi’ Come per la paura e il coraggio, per l’intelligenza eccetera.
Tutta questa pappardella, Affy, per dirti semplicemente che aver partecipato ai festival di paese e ad altre iniziative mi ha aiutato , anche se il mio problema nello specifico non riguardava le esibizioni in pubblico che ho sempre vissuto serenamente. Ciao Affy 🙂
Marghian
No, Affy, video e’ difficile. Al piu’ quello di dove avevo cantato John Denver, nel ’91. L’emittente di un tizio di un paese vicino aveva ripreso quel festival ma adesso non so se ha conservato quelle riperse video (e non digitali ) dato che glielo devo ancora chiedere. Ciao.