JANAS
BISKISENDE
(Sorridendo)
“Vedendo gli occhi tuoi che sono i luminosi come il sole a mezzogiorno. Mi hai dato la mano, amore, per camminare insieme a te, nella vita.
Sorridendo hai danzato, sorridendo hai cantato; sorridendo tu mi hai incantato, e mi hai rubato il cuore, e mi hai rubato il cuore.
Camminando, mano nella mano, lungo il sentiero possiamo incontrare gente, luoghi, terre, cielo e mare, che si incontrano quando tramonta il Sole.
Sorridendo abbiamo danzato,, sorridendo abbiamo cantato, e sorridendo tu mi hai incantato e mi hai rubato il cuore, mi hai rubato il cuore.
Vedendo gli occhi tuoi che sono i luminosi come il sole a mezzogiorno. Mi hai dato la mano, amore, per camminare insieme a te, nella vita.
Sorridendo hai danzato, sorridendo hai cantato; sorridendo tu mi hai incantato, e mi hai rubato il cuore, e mi hai rubato il cuore.
Camminando, mano nella mano, lungo il sentiero, possiamo incontrare gente, luoghi, terre, cielo e mare, che si incontrano quando tramonta il Sole.
Sorridendo abbiamo danzato,, sorridendo abbiamo cantato, e sorridendo tu mi hai incantato e mi hai rubato il cuore, mi hai rubato il cuore.
Sorridendo abbiamo danzato,, sorridendo abbiamo cantato, e sorridendo tu mi hai incantato e mi hai rubato il cuore, mi hai rubato il cuore…” (Janas, traduz. Marghian)
Ho scelto il brano “Bischisende”. IL gruppo “Janas”-le fate- si e’ esibito venerdi’ notte in piazza, ad Arborea, un villaggio a pochi chilometri dal mio paese. Una divertente ed interessante curiosità, sul nome del gruppo. I “Janas”, nonostante il significato del nome, “le fate”, sono tutti maschietti. Il motivo, pero’, e’ semplice: “Janas”, in Sardegna, e’ anche e’ un termine archeologico, carico di significato: le antiche tombe sarde, scavate nella roccia e che hanno piu’ di cinquemila anni, vengono chiamate “Domus de Janas”, “case delle fate” (eccovi un esempio) . Anticamente, anche in Sardegna, si credeva nell’esistenza del “Piccolo Popolo”, e queste grotte artificiali erano ritenute essere le abitazioni di piccoli esseri, tipo le fate.E qualche leggenda esiste ancora.
Comunque sia, il gruppo musicale si e’ dato il nome “janas” non in riferimento alle fate, ma a questo suggestivo termine popolare (ora termine tecnico, in archeologia sarda) che designa una peculiarità che caratterizza la preistoria della nostra isola.
Vi racconto questa, di una mia amica che insisteva con me, dopo che le ebbi spiegato cosa sono le “Domus de Janas”: “..e io ti dico che erano case di uomini piccoli…”.Niente da fare. “..va bene, erano case di uomini piccoli..pero’, leggiti qualcosa 😆 , se non ti i accontenti di quello che ti dico io..”.
E’ l’idea comune che gli antichi sardi fossero molto piccoli di statura. Ma non e’ proprio cosi’: scheletri di epoca “nuragica”, ossia risalenti ad un periodo compreso fra 3500 e 3000 anni fa, dimostrano che gli antichi Sardi avevano una statura media di mt. 1,65 circa. E’ vero che le “domus de janas” riproducevano, all’interno, le caratteristiche delle abitazioni dell’epoca; ma per vivere in una “domu de janas”, si dovrebbe essere alti non piu’ di un metro, un metro e venti 🙂
Ma cosa c’entrano i Janas, la loro musica etnica, la scelta del loro nome in richiamo alle antichità sarde, eccetera, con Antonella Ruggiero? Semplicemente..c’era anche lei. Si sono esibiti insieme.
ANTONELLA RUGGIERO
ECHI DI INFINITO
CIAO
Marghian
Correggo una cosa: “venerdi’ notte”, non “sabato notte”: ieri notte c’era invece una cover band dei pink floyd, molto bravi. Ah, e’ per questo che in queste sere non mi “vedete” ; e sto andando al mare..Finalmente, dopo quella febbre …
(Ho anche aggiunto un link che fa vedere una “domus de janas”; il link si apre alla voce “eccovi un esempio”). Ciao 🙂
Marghian
Ovviamente non conosco il gruppo, ma la voce della RUGGIERO è unica ed indimenticabile! buona domenica Marghian
Ciao, Mi. Ero in cucina che controllavo “la pasta”, eh..essere singoletti…Poi mi sono messo ad aggiungere qualcosa (puoi vedere come e’ fatta una antica “domu de janas”, cliccando dove vi indico nel mio commento..faro’ anche un -altro- post, sull’archeologia sarda, nell’altro blog, e ne leggerete delle belle..). Ruggiero? Dovevi sentirla cantare in sardo! 🙂 Pronuncia pressoche’ perfetta..pressoche’ 😆
Ma si’, va’….
Ciao Mi 🙂
Grazie 🙂
È uno dei tuoi post più belli (che sono tantissimi, particolarmente affascinanti!)
Al di là della incredibile bravura di Antonella Ruggiero, mi ha commosso la canzone degli Janas, un po’ perché musica e testo sono bellissimi ma tanto anche perché mi ricordano i Tazenda e soprattutto il solista ha la voce morbida che si avvicina a quella di Andrea Parodi. Non li conoscevo, ora vado a cercare altre loro canzoni.
Avevo sentito parlare delle domus de Janas, la Sardegna è tutta da scoprire: per quel pochissimo che ho visto mi ha fatto innamorare!
Un caldissimo abbraccio Marghian! 🙂
Ciao Fausta. Grazie della visita al mio blog- che e’ il SECONDO, io lavoro soprattutto su https://marghemarg.wordpress.com/ che e’ il mio blog principale. So che tu lo sai, lo scrivo per chi, visitandomi qui, pensa che questo blog sia l’unico che ho. Ti ringrazio per aver definito questo post “È uno dei tuoi post più belli “..pur se, non avendo tempo, 😦 non ho piu’ fatto di quei posts scientifici..come quelli che sai, nell’altro blog. Per postare un video musicale ci va invece molto meno tempo 🙂 . Comunque, grazie 🙂
Il gruppo Janas non e’ nuovo, nel panorama musicale sardo. Nascono nel 1992, solo quattro anni dopo i Tazenda. La voce di Parodi era stupenda, ma altri gruppi sardi hanno fatto scuola, molti anni prima dei Tazenda. I Barrittas (conoscerete Benito Urgu, ebbene..e’ stato il fondatore, e sapeva cantare anche seriamente…) hanno portato il “Twist” in Sardegna nei primi anni ’60 ed hanno portato le chitarre elettriche in Vaticano, la famopsa “messa beat”; e poi, sempre nei primi anni ’60, ci sono stati altri gruppi come gli “Shardana” ed i “Sos astros”. C’e stato anche un gruppo che, negli anni ’70, si e’ esibito in RAI, molto prima dei Tazenda. Ciao Fausta, ti mando un ..fresco abbraccio 😆 , con il caldo che fa.. 🙂 scherzo, ciao (ma l’abbraccio te lo mando davvero).
Marghian